giovedì 11 giugno 2020

Power Rangers: Shattered Grid – Quintessenza di un evento a fumetti

Negli ultimi anni, i Transformers della IDW e i Power Rangers firmati Boom! Studios sono state due grosse chicche a fumetti basate su brand che adoravo durante la mia infanzia, dando un nuovo target ed espandendo a dismisura la lore dei rispettivi universi narrativi. Entrambi i titoli sono stati pubblicati da noi dalla Panini Comics e troncate dopo poche uscite, infatti la saga di cui sto per parlarvi tutt'ora in Italia è inedita e credo che lo sarà per sempre. Se siete comunque curiosi di scoprire la più grande storia dedicata ai Power Rangers mai narrata, proseguite con la lettura.


In vista del rilancio cinematografico del brand (ne abbiamo parlato QUI), nel 2016 Boom! lancia la testata Mighty Morphin Power Rangers, in linea con la serie TV originale e i cinque (poi sei) ragazzi di Angel Groove. Rispetto all'approccio ingenuo e fanciullesco del telefilm, qui si sceglie un approccio da teen drama (sulla linea dell'ultimo Archie, tant'è vero che non mi stupirebbe se la serie fosse opzionata per un adattamento di Netflix) e la storia comincia con i primi momenti dall'aggiunta Tommy Oliver (il Green Ranger) nel team dopo aver combattuto per lungo periodo contro i nostri adolescenti tutinati. Nel corso della serie ci viene presentato un distopico futuro alternativo in cui Tommy non ha mai abbandonato le fila della malvagia Rita Repulsa, imponendo il dominio con il suo esercito fascista di RANGERS MILITARI a cui si oppone una resistenza capitanata dai pochi componenti rimasti del team originale, in una situazione sul modello Injustice/Knightmare di Batman v Superman.

Il design richiama le due incarnazioni classiche del personaggio: green e white ranger

Avanti veloce a Shattered Grid, la saga che ha avuto il compito di chiudere la run (e di celebrare il trentesimo anniversario degli eroi tutinati nel 2018): Lord Drakkon (questo è il nome di battaglia del Tommy oscuro) è intenzionato ad ottenere maggiore potere per accedere alla fonte dell'energia dei Rangers e riplasmare la realtà. Per farlo, causa una frattura multiversale che gli permetterà di assediare con le sue truppe i mondi di tutti i team di Power Rangers mai esistiti ed ottenere così i loro morpher. I nostri avranno il compito di fermarlo e, quando l'allarme arriverà a tutte le dimensioni, raduneranno i team non ancora sconfitti per tentare un contrattacco.

Zack Snyder's Power Rangers

Sin dal prime prime pagine dell'evento, Kyle Higgins (sceneggiatore dell'intera serie) mette in chiaro il tono drammatico della saga, aprendo il primo capitolo con il sacrificio di un'intera squadra di Rangers e chiudendolo con la morte di un personaggio storico per mano di Drakkon. La vicenda ha un ritmo incalzante, forte di personaggi ben riusciti e caratterizzati e momenti che vanno dal grande blockbusterone supereroistico a raccordi più intimi. Shattered Grid riesce bene a far sentire a chi legge il peso della sconfitta sugli eroi, le conseguenze e il rapporto di gruppo.
Come crossover/evento funziona alla perfezione: la coesione del team di Angel Groove e il cameratismo tra i vari team di Rangers (e ci saranno proprio tutti) portano ad un fumetto che vive di interazione tra personaggi, che ha poco da invidiare ad universi condivisi già noti e formati come quelli Marvel e Dc. I grandi arrivi e i particolari poteri dei personaggi vengono gestiti sapientemente nella narrazione e non solo buttati per il gusto del fan service, gli avvenimenti di una battaglia sono davvero sentiti e non si lascia inghiottire dalla coralità messa in campo e dall'enorme numero di personaggi in scena. Sono rimasto piacevolmente colpito in molti punti e non vi nascondo che ho trovato questo volume molto più equilibrato di molti crossover recenti dei due big citati prima. A coronare l'operato dello sceneggiatore abbiamo i vivaci disegni del nostrano Di Nicuolo, spalleggiato da Baiamonte e Di Gianfelice, molto adatti al tipo di storia. Si unisce inoltre al party il più statuario e canonicamente supereroistico tratto dell'ispanico Galdino in un interludio. Tra l'altro i Power Rangers in seguito non si allontaneranno dall'Italia, dato che il rilancio successivo è disegnato da Simone Di Meo, ora tra le matite della casa delle idee.

Alfa
Omega
Se siete fan degli "eventoni giostra" di ampio respiro, consiglio di dare un'occhiata a questa saga (io l'ho rimediata con il TPB in lingua originale). Ha ogni elemento tipico dei crossover trattato in modo giusto e sono sicuro che divertirà anche chi non ha seguito la serie o non conosce le varie incarnazioni dei Rangers. Una coronazione di un ciclo che si pone tra i migliori mai messi in atto tra le testate fumettistiche derivative da altri media e che ha già iniziato ad ispirare videogiochi, collezionabili ed altro materiale del brand, stabilendosi come una pietra miliare nella storia del franchise. Come dicevo in qualche parentesi iniziale, non mi sorprenderebbe un adattamento di Netflix o se il famigerato re-reboot cinematografico si basasse su queste storyline. 
Se non vi ho ancora convinto, vi lascio il trailer live action del fumetto con Jason Frank David (Tommy Oliver in carne ed ossa, lo citavamo QUI) in persona nei panni di Lord Drakkon.


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