lunedì 3 agosto 2020

Quattro chiacchiere su Transformers: War For Cybertron Trilogy - L'assedio

Versione breve: se cercate una serie che sia più matura alle altre dei Transformers, che non teme di far fuori personaggi e che da ampio spazio ad Autobot e Decepticon, sempre su Netflix dovrebbe esserci Transformers: Prime, a mio parere ancora imbattuta. 

Versione lunga: si diceva nella recensione di Power Rangers: Shattered Grid che quello dei Transformers è un brand che cerco di tenere d'occhio in caso di nuove uscite interessanti, dato che fa parte di quella prima generazione di K2 (all'epoca dalle 17 alle 19 su Canale 9) a cui sono tanto affezionato, con le prime apparizioni di Transformers: Armada e quello con Optimus Prime pompiere e lo squalo cattivo. Pochi giorni fa è uscito il primo capitolo della nuova serie animata prodotta da Netflix, il cui sottotitolo è Siege (L'assedio). Come sarà andata? Scopriamolo insieme.

Roll Out...leggermente più sotto, che continua l'articolo.
Siamo alle battute finali della millenaria guerra su Cybertron. Gli Autobot sono alle strette, carenti di soldati, energon e speranza. Quando il tiranno Megatron scopre l'esistenza dell'All Spark, l'esercito di Optimus Prime dovrà agire prima che i Decepticon ci mettano le mani per riformattare l'intero pianeta e vincere il conflitto.
Il tono cupo della serie animata è il suo elemento di forza, supportato dalla volontà di voler sfaccettare meglio le due fazioni rivali, dove i cattivi sono cattivi entro certi limiti e i buoni sono sprovveduti e non così eroici.
Sin dai primi trailer, questo capitolo della War For Cybertron Trilogy si poneva come duro e  crepuscolare. Al centro della serie ci sono infatti dubbi morali, con un Optimus Prime/Commander che non è necessariamente il solido leader e figura di riferimento, ma si mette in discussione e che potrebbe fare esso stesso scelte sbagliate per le sorti del pianeta.
I Decepticon sono gli uomini del popolo, con un Megatron (tra l'altro supportato dalla voce più convincente del doppiaggio italiano, complimentoni) rivoluzionario che ha ceduto alla rabbia, diventando un manipolatore delle masse. E' spalleggiato da Jetfire (leader della squadra di volo di cui fa parte il viscido Starscream), Soundwave e il crudele scenziato Shockwave.
Rispetto alle ultime incarnazioni, qui Bumblebee diventa uno dei personaggi principali solo negli ultimi episodi, e non è nemmeno dichiaratamente schierato in questa guerra. Rachet si è allontantato dagli Autobot, diventando una sorta di medico senza frontiere della guerra di Cybertron. Ultra Magnus, comandante militare degli Autobot, sa che un giorno verrà il momento di dichiarare resa.
War for Cybertron ci porta in entrambe le basi operative e l'azione viene messa in secondo piano rispetto a dialoghi e scontri verbali, dando maggiore spessore alle vicende messe in scena e coinvolgendo lo spettatore nel corso di questi sei episodi dalla durata di 25 minuti ciascuno. 

Spegnete le luci, qui si fa il darkkè.
Il comparto tecnico è buono e l'animazione si è rivelata efficace, con uno stile molto gradevole da vedere. La Cybertron messa in scena con l'ottima CGI è affascinante nel suo essere decadente: un territorio per lo più arido, con eventuali fulmini piazzati a seconda del dramma del racconto come Ken Il Guerriero ci insegna, con momenti di pioggia visivamente d'effetto. Più che di metallo, i nostri robots in disguise preferiti sembrano composti di ferraglia e ruggine. Ognuno di loro porta su di se tagli, ammaccature e ferite di guerra che rendono il design dei personaggi ancora più accattivanti, dando un maggiore senso della pesantezza di questa guerra così lunga. Un conflitto che ha consumato tutti, anche fisicamente.

Guardate il taglio sull'occhio di Prime.
Purtroppo però, è una serie che presenta parecchi difetti. Tornando a parlare di design, la scelta di riprendere quelli della G1 (generazione uno, la serie originale anni '80) può far piacere ai fan, ma secondo me alcuni personaggi risultano ad oggi blandi, per non parlare della riproposizione dei modelli ricolorati che nel 2020 è improponibile, soprattutto perché troppo simili ad altri fondamentali nella vicenda e a cui i nuovi spettatori dovrebbero affezionarsi. Inoltre, parlando di elementi fuori tempo massimo, torna il concetto idiota di molti Autobot che sono già veicoli terrestri sul loro pianeta. Voglio dire, Iron Hide dove può aver trovato una Jeep da scannerizzare su Cybertron?

Il corrispettivo videoludico si era posto il problema e i veicoli vennero resi "cybertroniani"


La sceneggiatura e la durata non aiutano le scelte di poca riconoscibilità dei design. Oltre ai personaggi che vi citavo prima, ce ne saranno solo altri due minimamente memorabili. Di Transformers ce ne sono una caterva, però tanti di loro diranno si e no una frase, spesso senza neanche nominarli. Ma dato che si devono vendere i giocattoli e sicuramente ognuno di loro sarà il preferito di qualche fan, si è scelto di metterli nella mischia allo stesso livello di Bumblebee o Wheeljack (per citarne due tra le fila secondarie ma comunque con più spazio su schermo), appiattendo così l'intero cast di comprimari. Se c'è una cosa che il brand ha sempre fatto bene è quella di rendere per qualunque tipo di caratteristica ogni personaggio riconoscibile e in qualche modo memorabile, qui in gran parte fallendo, se non per l'appunto con quelli più presenti. 
La Starscream gang con le skin alternative da picchiaduro scrauso.
Sarebbe stato meglio fare l'intera trilogia su Cybertron. Scegliendo solo questa porzione di battaglia, motivazioni ed antefatti vengono giusto citati e mai approfonditi. Ad esempio, sappiamo che Optimus e Megatron un tempo erano alleati, che i Decepticon sono una classe operaia. Due elementi che da soli avrebbero retto una serie prequel molto più interessante. Invece, il tutto si riduce al più basico "caccia al pipolo". Come, non sapete cos'è un pipolo? Il pipolo è l'oggetto del desiderio in grado di semplificare uno scontro in scrittura, che sia un cubo spaziale nazista o sette palle arancioni. Il pipolo, dai. E se oltre al pipolo ci infili il momentone "oh gaz oh merd era una trappola", cadi troppo in ingenuità che una serie con questi toni non dovrebbe avere, rischiano di risultare "non bambinesca" solo nelle intenzioni.
Grande lota che non sei altro, non ho dimenticato che durante la guerra hai fatto QUELLA COSA.
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Non parte nessun flashback.
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Boh Prime, andiamo avanti? Ci meniamo? Non...non lo so.
E quella cosa non verrà mai più citata. Come tante altre "cose", che noi fan magari possiamo conoscere o intuire, ma che un novizio si perderà per strada. A questo punto mi domando, è questa una serie animata che ha raggiunto il target? Non lo so, perché noi la guerra di Cybertron bene o male la conoscevamo già e i nuovi non hanno tempo di affezionarsi ai personaggi e alla loro lore, poi se è regazzino potrebbe anche annoiarsi dato che mancano le continue botte da orbi (quei pochi combattimenti che ci sono non sono neanche memorabili o minimamente coreografati in modo interessante).
Tutto sommato però, io direi di provare comunque a dargli un'occhiata, dato che ci sono alcune sequenze d'impatto che valgono da sole il prezzo del biglietto dell'abbonamento a Netflix. Il setting colpisce, rimane coinvolgente e l'intera storyline si lascia seguire con piacere, offrendo qualche spunto riuscito ed altri meno a causa del timing. Non sono entusiasta quanto molti altri, ma in generale mi è piaciuta abbastanza e sono comunque contento di aver potuto vedere questo primo capitolo della trilogia animata di stagioni che comporranno questa serie, sperando di avere maggiore approfondimento dei personaggi e situazioni negli episodi futuri.

Il ponte spaziale è stato aperto.
L'arca è partita da Cybertron.
Prossima fermata: pianeta Terra.
Secondo capitolo: Earthrise.


Io sono Ilnova, e mando un messaggio a tutti gli Auto(ro)bot in ascolto: seguitemi sui social per rimanere aggiornati su tutte le novità. 
Noi siamo qui, noi aspettiamo (la prossima stagione).

Tra l'altro, visto che ho ripescato un frame dei film del fascistone incapace, un giorno qualcuno mi dovrà spiegare come può non essere una molestia sessuale il fatto che Scaia Leboff e Megan Fox limonino duro SU BUMBLEBEE, il robot che non può far altro che subire in quanto muto.


Tutto ciò mentre gli altri stanno li a guardare. What i've doooooooooooooooooone!

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